Ricordo di aver detto solo una volta, in vita mia, la semplice frase 'ti voglio bene' a mio padre.
Era appena stato operato. Gli avevano appena detto che avrebbe dovuto sostenere altre cure, pesanti, e che non era certa la sua guarigione.
Mi ricordo anche quello che mi aveva chiesto di fare. Il giorno che lui non ci fosse stato più, avrei dovuto buttare le sue ceneri in mare. Ma non in un posto qualsiasi. Voleva che le gettassi dal molo dove il nonno aveva i pescherecci, e dove anche lui aveva lavorato per tanti anni come pescatore.
Mi disse: 'quando avrai bisogno di qualcosa, vieni lì. Io sono lì sotto'.
In quel periodo mi stavo per laureare. Non ho mai avuto un buon rapporto con mio padre. Non lo avevo mai sentito dire che era orgoglioso di me. Stavo andando a discutere una tesi alla quale non sapevo se mio padre avrebbe assistito, ed era l'unica opportunità che avevo di sentigli dire una cosa del genere.
Avevo anche iniziato a immaginare la vita senza di lui, e a ripensare com'era stata la mia infanzia e la mia adolescenza. Mi interrogavo se fosse stato, per me, un buon padre.
Purtroppo ricordo solo una cosa, in tutta la vita, che lui mi abbia insegnato. E mi ricordo il giorno in cui l'ha fatto. Mi aveva parlato di quando da giovane faceva il bagnino. A fine estate arrivavano le grandi mareggiate, e mi aveva raccontato di quanto fosse emozionante fare il bagno col mare mosso, farsi trascinare fino a riva dalle onde. Oggi useremmo un termine come 'bodysurfing', per descrivere questa forma di divertimento, ma negli anni '50, nel piccolo paese dove ero nato, non aveva un nome. O forse si chiamava semplicemente 'prendere le onde'.
Ricordo il giorno in cui, a 5 anni, il babbo mi portò in mare con lui, a 'prendere le onde'. Ricordo che il babbo mi portava al largo aggrappato alle sue spalle. Ricordo che era la prima volta che avevo una sensazione di 'sicurezza' nell'abbracciare mio papà. Ricordo le volte che è tornato a prendermi, perchè non riuscivo a guadagnare il largo, o a tornare a riva. Ricordo la prima onda che mi ha aiutato a prendere. Ricordo che è l'unica cosa che mi abbia mai insegnato.
Mi resi conto che era il primo ricordo felice che mi sarebbe rimasto di mio padre.
Oggi, nel 2008, babbo è ancora vivo, per fortuna. E' vecchio, e non entra più in mare. Ora entro in mare da solo, sia perchè ho scoperto un modo stupendo di vivere il mare e le onde.....sia perchè è stato babbo, a farmi scoprire certe cose.
Non so per quanti anni il fisico mi permetterà di andare in mare. So solo che anche quando il babbo non ci sarà più, io non mi sentirò mai solo, là fuori. Ora che so qual è il ricordo più intenso che mi rimarrà di mio padre, non posso lasciarlo affondare.
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